Disbiosi e obesità: un legame sempre più evidente


Oggi parliamo degli effetti dell’obesità sul nostro microbiota intestinale, un argomento di crescente interesse nel mondo della medicina e della nutrizione.
L’obesità rappresenta da tempo una delle principali sfide per la salute pubblica nei Paesi occidentali. Ogni anno causa oltre un milione di decessi, spesso legati a condizioni di vita precarie e a patologie croniche associate.
In Italia, i numeri sono allarmanti: una persona su tre è in sovrappeso e una su dieci è obesa.
Le cause dell’obesità: non solo alimentazione e sedentarietà
Fino a oggi, le cause di sovrappeso e obesità sono state attribuite principalmente a fattori genetici, ad abitudini alimentari scorrette e alla scarsa attività fisica. Tuttavia, nuove evidenze scientifiche indicano che anche il microbiota intestinale gioca un ruolo determinante nella gestione del peso corporeo (Sonnenburg J., Nature, 2016).
Microbiota e assorbimento dei nutrienti
Numerosi studi dimostrano che l’equilibrio del microbiota intestinale è fondamentale per il corretto assorbimento dei macronutrienti. Quando questo equilibrio viene alterato (condizione nota come disbiosi), si possono verificare effetti negativi sull’intero organismo.
La tipica dieta occidentale — ricca di zuccheri semplici, grassi saturi e proteine animali — favorisce l’incremento di Firmicutes, Proteobacteria e Bilophila spp., a discapito di Bacteroidetes e Bifidobacterium spp., batteri benefici. Questo squilibrio porta a:
- aumento di tossine nel sangue;
- incremento del grasso viscerale;
- riduzione della sensibilità insulinica;
- aumento di peso.
Disbiosi: un campanello d’allarme
Obesità e sovrappeso sono spesso associati a uno stato di disbiosi intestinale. La valutazione del microbiota, inserita in un’analisi clinica completa, permette di identificare soggetti a rischio e proporre percorsi personalizzati per il ripristino dell’eubiosi (l’equilibrio della flora intestinale).
I sintomi più comuni della disbiosi includono:
- gonfiore e tensione addominale
- alitosi
- candidosi vaginale
- cistiti
- dolore addominale
- stipsi o diarrea
- ansia, nervosismo, disturbi del sonno
- astenia e stanchezza cronica
- bruciori di stomaco, reflusso, cattiva digestione
- presenza di muco nelle feci
Eubiosi: chiave per la salute (e per il dimagrimento)
Spesso, a parità di dieta, i pazienti assimilano i nutrienti in modo diverso, ottenendo risultati corporei differenti. Questo accade perché il microbiota influisce direttamente sull’efficienza metabolica.
Per favorire il dimagrimento e prevenire le ricadute, è fondamentale:
- ripulire l’intestino;
- ristabilire l’equilibrio batterico attraverso specifici probiotici;
- rieducare il microbiota con una dieta mirata e uno stile di vita sano.
Mantenere l’eubiosi non solo favorisce la perdita di peso, ma contribuisce anche al benessere psico-fisico generale e alla prevenzione di numerose patologie.
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